Erano tutti miei figli

28 marzo.2 aprile

Arthur Miller infrange gli ideali della famiglia, del successo e del denaro.

Erano tutti miei figli

Un nucleo familiare, privato di un figlio disperso in guerra da tre anni, grazie all’intervento della giovane fidanzata scopre come il padre, industriale, per accrescere i propri profitti, abbia venduto parti d’aereo difettose all’aeronautica militare e causato così la morte di 21 piloti, tra i quali, probabilmente, anche il figlio. Rigirando il coltello nelle piaghe della società americana del secondo dopoguerra, Arthur Miller infrange gli ideali della famiglia, del successo e del denaro: il suo Joe Keller incarna una “minaccia” per la società non in ragione di ciò che ha commesso ma perché rifiuta di ammettere la sua responsabilità civile, convinto che un certo grado di illegalità sia necessario. Un dramma che sembra scritto ai giorni nostri tant’è che l’autore stesso definì questo suo primo successo “un’opera destinata a un teatro dell’avvenire”. E difatti, l’emblema della logica del profitto a danno dell’etica e della morale, l’azione illegale che sostiene il successo economico e il prestigio sociale, sono il riflesso netto e definito della corruzione sociale di tutti i tempi.

Comments are closed.

Solo la mail è obbligatoria, ma maggiori informazioni possono aiutarci ad offrire un servizio più adatto a te.

Elektrikçi şişli elektrikçi ataşehir elektrikçi ümraniye su tesisat tamircisi