
Gitiesse Artisti Riuniti e Arte e Spettacolo Domovoj
un progetto di Matteo Tarasco
testi di Omero, Ovidio, Virgilio, Quinto di Smirne, Marlowe, Kleist, McCollough, Atwood
con Elena Aimone Rosy Bonfiglio Giulia Santilli Lara Balbo Ania Rizzi Bogdan
Giselle Martino Francesca Golia Giulia Innocenti Nadia Kibout
spazio scenico e luci Matteo Tarasco
costumi Chiara Aversano
elaborazioni musicali Riccardo Benassi
organizzazione generale Marilia Chimenti
drammaturgia e regia Matteo Tarasco
foto di scena Pino Le Pera
ILIADE – LE LACRIME DI ACHILLE
L’Iliade di Omero narra quarantanove giorni nel corso del decimo anno di guerra, ma il racconto del grande oratore greco termina prima della fine della guerra. Potremmo definire l’Iliade, il romanzo di Achille, perché il poeta sceglie di raccontare le vicende dell’ultimo anno della lunga guerra a partire dall’ira dell’eroe che determina una congiuntura di eventi tragici concatenati. L’ira funesta genera le lacrime di Achille, le prime di una lunga serie di pianti e lamentazioni che costellano l’epopea, perché nell’Iliade, non soltanto le donne Troiane piangono, ma anche e soprattutto i grandi eroi.
Abbiamo scelto di trasfondere sul palcoscenico queste suggestioni utilizzando il punto di vista femminile delle donne che hanno amato o sono state amate da Achille nel corso della guerra: la schiava Briseide, personaggio enigmatico ma fondamentale, alla cui vicenda Omero dedica circa metà dell’Iliade, pur facendola parlare raramente; la madre divina Teti, che sin dall’inizio del poema consola l’eroe che lei considera ancora fanciullo, il tramite tra il mondo terreno e l’Olimpo, colei che consapevole del tragico destino di Achille cerca di raccoglierne le lacrime; l’amazzone Pentesilea, donna guerriera ed esotica che fronteggia da pari il condottiero Achille, generando in lui stupore e ammirazione, una sorta di doppel-ganger dell’eroe, un Achille femmina.
ODISSEA – NESSUNO RITORNA
L’epopea del ritorno in patria dell’eroe Ulisse dopo la guerra di Troia è un viaggio nelle più atroci conseguenze dell’amore. Uno struggente singolo grido di estasi erotica, che si trasforma in agonia.
Una sorta di poema erotico e disperato, che espone con lucida follia e altissimo linguaggio le pene di un amor ritrovato, ma invivibile. Le donne di Ulisse, Circe, Nausicaa e Calipso la storia d’un’ossessione amorosa, un’ossessione che si fa verbo, strappando ogni singola parola al marasma di gemiti inarticolati in cui questa donna innamorate affogano e si dibattono. I loro occhi troppo annebbiati dalle lacrime non vedono il mondo e i drammi che lo sconvolgono, ma si fanno testimoni di un desolato finale di partita, in una terra di nessuno.
ENEIDE – CIASCUNO PATISCE LA PROPRIA OMBRA
Immaginiamo di raccontare il mito di Enea, dalla caduta di Troia sino allo sbarco sulle coste italiche, attraverso la testimonianza delle donne che lo hanno incontrato, amato e rinnegato: la moglie Creusa, che si perde durante la fuga da Troia in fiamme, assediata dall’esercito greco; l’amante Didone, la regina africana alla quale l’eroe naufrago racconta la sua storia, prima di abbandonarla, innamorata e infelice, per inseguire il proprio destino; la Sibilla Cumana, la maga che introduce Enea nei misteri del mondo infero, dove l’eroe riceverà la profezia del suo glorioso futuro.
MATTEO TARASCO